Works by Vitaliano Trevisan

Works by Vitaliano Trevisan

autore:Vitaliano Trevisan [Trevisan, Vitaliano]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 978-88-06-20806-6
editore: Einaudi
pubblicato: 2016-03-14T16:00:00+00:00


1. Progetto e contro-progetto.

Interno giorno; ufficio del geometra comunale Y, uomo sui quaranta, sguardo volpino, più competente e istruito della media dei geometri comunali, troppi, fin qui incontrati dall’autore; sta studiando da architetto; il modo in cui ne parla mi fa capire che, oltre la questione laurea, necessaria per accedere al ruolo di dirigente cui ambisce, il tipo nutre un interesse sincero per la materia, come risulta chiaro anche dal progetto, da lui stesso redatto, che sarò, o meglio sono già stato chiamato a dirigere, che mi sta illustrando. Il territorio comunale è per un buon quaranta per cento collinare — proto-Lessini, e molte, anzi quasi tutte le sue strade in quota, molte delle quali bianche, hanno urgente bisogno di una straordinaria manutenzione, dopo che anni di ordinaria non-manutenzione, dovuta naturalmente a carenza di personale, le hanno ridotte nel pietoso stato in cui versano: buche, cigli non decespugliati da anni, canalette di scolo e caditoie non pulite da altrettanti anni e, anche per questo, molte le frane in corso, alcune ormai pericolosamente evidenti, altre meno, che ci si è sin qui limitati a controllare, di solito mettendo una toppa a smottamento avvenuto. Trattasi dunque di affrontare il problema nel suo complesso, studiare il territorio, e porre in atto una strategia di risanamento e consolidamento ricorrendo agli allora più moderni metodi di ecoingegneria, così come spiegati e illustrati nell’apposito manuale che il geometra comunale Y mi consegna. Per condurre a termine l’impresa, ho a disposizione una scrivania, un tavolo da disegno, tutta la relativa cancelleria, una Fiat 126 e i tre Condannati.

Niente male, anzi direi che ero quasi entusiasta. Ho sempre avuto un debole per le cause perse — non tutte. Quanto a quella in oggetto, una settimana spesa in ricognizione, su e giù per le colline alla guida della mia Fiat 126, mi fa subito capire che il compito che ci viene richiesto è senz’altro superiore alle nostre forze. Ammesso e niente affatto concesso che io sia in grado di calcolare e dimensionare staticamente i singoli interventi ecoingegneristici, essi sarebbero comunque di natura tale da poter essere svolti solo da personale specializzato adeguatamente munito degli indispensabili macchinari di movimento terra che le varie situazioni richiedono — in alternativa, di Condannati ne avrei dovuti avere a disposizione almeno una centuria, tutti ovviamente armati di pala e piccone. Da ultimo, parlando prima con il geometra Y, poi con l’architetta X, scopro che per il progetto complessivo, richiesta di personale a parte, non è stato stanziato alcun fondo, né previsto alcun iter particolare; cioè a dire che ogni singolo intervento da me progettato avrebbe poi dovuto seguire il normale, lungo o, a seconda dei casi, lunghissimo percorso burocratico interno ed esterno — trattandosi di territorio collinare, molte parti di esso ricadono sotto la giurisdizione dei beni forestali e/o ambientali –, prima di essere reso esecutivo; il che significava, sempre come già detto ammesso e non concesso di essere prima di tutto in grado di sviluppare progetti in cui la statica, materia a me



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